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Jun 3, 2025

Gruppo San Donato: anno record e nuova governance

Assistenza, ricerca, didattica e innovazione. Il 2024 si conferma un anno record per una delle “sette sorelle della sanità privata“. Con 5.8 milioni di pazienti trattati in 161 strutture sanitarie di cui 58 in Italia, oltre 8.000 posti letto, 11.000 medici, Gruppo San Donato cresce e si consolida tra i maggior gruppi ospedalieri europei, grazie anche alle recenti acquisizioni dei due gruppi polacchi: American Heart of Poland e Scanmed.

In dettaglio, i ricavi nel 2024 hanno raggiunto quota 2 miliardi e 570 milioni di euro: erano 1 miliardo e 724 milioni di euro nel 2019, una crescita complessiva nel periodo del 49%, nonostante il calo di fatturato del 2020 dovuto alla pandemia Covid.

In occasione della presentazione del bilancio, Gruppo San Donato ha inoltre presentato la sua nuova governance: oggi la Papiniano S.p.A. custodisce la totalità del Gruppo, che a sua volta detiene la totalità delle società operative italiane e controlla con il 51% le società operative polacche. La governance aziendale è stata snellita e semplificata, in linea con le nuove esigenze su scala globale. Per dire, tutti i consigli di amministrazione delle società operative sono stati sostituiti da amministratori unici.

Il nuovo Cda di Gruppo San Donato Spa

Il nuovo Cda della Gruppo San Donato S.pA. è composto dal presidente Angelino Alfano e dai vice presidenti Paolo Rotelli, Marco Rotelli e Kamel Ghribi (nella foto da sinistra: Marco Rotelli, Kamel Ghribi e Paolo Rotelli). Amministratore delegato è Marco Centenari, manager che ha maturato un’esperienza ventennale di gestione ospedaliera (già amministratore delegato dell’Ospedale San Raffaele). I consiglieri di amministrazione sono Augusta Iannini e Nicola Grigoletto.

“Dopo undici anni di lavoro, che ci ha permesso di raddoppiare le dimensioni del Gruppo e diventare una vera e propria multinazionale della salute – commenta Paolo Rotelli –completiamo il percorso di razionalizzazione della governance, semplificando maggiormente e rendendo più trasparenti i processi interni, per essere ancora più concentrati sui nostri obiettivi di efficienza e progressione della medicina moderna. Il tutto valorizzando la fedeltà e la crescita dei nostri collaboratori”.

“Oggi – ha sottolineato Alfano – Gruppo San Donato mira alla riduzione significativa dell’incidenza delle malattie e a democratizzare l’accesso alla salute e al benessere, rendendoli più facilmente accessibili a tutti, attraverso soluzioni innovative e sostenibili nel settore sanitario”.

L’ospedale dei record

Fiore all’occhiello del Gruppo, l’Irccs Ospedale San Raffaele vanta 1.771 ricercatori, 3.414 pubblicazioni scientifiche, 762 brevetti, 100 laboratori high-tech e 1.364 esperimenti clinici (è al primo posto in Italia per Impact factor medio, numero di brevetti e ammontare di finanziamenti Ue, fanno sapere da GSD).

Anche l’Università Vita–Salute San Raffaele svetta nelle classifiche internazionali: 26a al mondo per The Young University Ranking 2022, con la facoltà di Medicina e chirurgia considerata dal Censis, nella classifica 2022, la prima in Italia tra le università non statali. Il focus continuo sulla ricerca e l’esplorazione della scienza più avanzata hanno permesso al GSD di concentrarsi sullo sviluppo di alcune aree particolarmente all’avanguardia, quali l’intelligenza artificiale, le neurotecnologie, le terapie cellulari innovative e l’aging.

Qualche cifra dal Gruppo

Tornando al bilancio, l’Ebitda del Gruppo San Donato nel 2024 raggiunge quota 323 milioni di euro, contro i 207 milioni di euro nel 2019 (nel periodo in esame la crescita è stata del 56%). Nell’ultimo anno sono cresciuti anche gli impegni del GSD/GKSD all’estero, in linea con il piano strategico che prevede l’espansione e la diversificazione delle proprie attività in mercati selezionati.

Il Gruppo San Donato infatti nel 2024 ha finalizzato l’acquisizione del 100% del Gruppo polacco Scanmed, attraverso la controllata American Heart of Poland, e ha chiuso nuovi accordi per la gestione di strutture sanitarie in diversi Paesi e ad ogg opera in Albania, Iraq, Egitto, Arabia Saudita, Libia e Siria.

“Esportare il know-how sanitario italiano è una missione in cui credo profondamente. Parliamo di un sistema fondato su competenze mediche d’eccellenza, capacità gestionale e valori umani. Condividerlo con altri Paesi, soprattutto in aree come il Medio Oriente, significa promuovere non solo benessere, ma anche stabilità, cooperazione e diplomazia. La sanità può essere uno strumento di soft power e l’Italia ha un ruolo chiave da giocare su questo fronte”, conclude Kamel Ghribi, vice presidente del Gruppo San Donato.