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23 January 2023
Accordo sanitario Italia-Egitto: «Insieme per gestire gli ospedali e formare i medici»

È stato firmato a Il Cairo il memorandum of understanding  tra il ministero della Salute e della Popolazione egiziano, GKSD Investment Holding e Gruppo San Donato, gruppo principale della sanità italiana. Alla firma erano presenti il ministro della Salute e della Popolazione egiziano, Khaled Abdel Ghaffar, il ministro degli Affari Esteri italiano, Antonio Tajani, la commissaria per le Infrastrutture e l’energia della Commissione dell’Unione Africana, Amani Abou-Zeid, il presidente di GKSD Investment Holding e vice presidente del Gruppo San Donato, Kamel Ghribi, il vice presidente del Gruppo San Donato e vice presidente di GKSD Investment Holding, Paolo Rotelli e l’ambasciatore italiano in Egitto, Michele Quaroni

Scopo dell'accordo,  rafforzare i rapporti di collaborazione tra le parti per la gestione di ospedali egiziani, lo sviluppo di Smart Clinic (con gli investimenti di GKSD Investment Holding e del Gruppo San Donato) e la formazione di professionisti sanitari locali, attraverso corsi e programmi di scambio. Secondo il Gruppo San Donato, «la collaborazione sarà determinante per rafforzare la qualità delle cure destinate alla popolazione egiziana e l’innovazione tecnologica negli ambiti clinici ad alta specializzazione».

Il protocollo d’intesa prevede inoltre consulenza e supporto strategico per trasformare il servizio sanitario egiziano e promuovere la realizzazione di progetti strategici che adeguino l’offerta sanitaria, ad oggi sottodimensionata rispetto all’effettivo fabbisogno della popolazione. Si partirà con la gestione dell’ospedale Sheikh Zayed, uno dei principali istituti sanitari locali. Il ministero della Salute egiziano, GKSD Investment Holding e il Gruppo San Donato da anni collaborano nell'ambito di alcune specialità cliniche fondamentali, come la Cardiologia e la Cardiochirurgia pediatrica, ma anche con programmi di formazione del personale sanitario e  di scambio tra professionisti italiani ed egiziani.

Inoltre, nel capoluogo egiziano, da più di 30 anni è attiva l’associazione Bambini cardiopatici nel mondo, presieduta dal professor Alessandro Frigiola, direttore dell’area Cardiochirurgica pediatrica al Policlinico San Donato. L'ospedale finora ha concluso in Egitto circa 60 missioni operatorie e ha coinvolto in lunghi periodi di training oltre 120 medici egiziani, specializzati in cardiologia e cardiochirurgia pediatrica e neonatale, con l’obiettivo di renderli autonomi nel trattamento delle cardiopatie di bambini al di sopra dell’anno di vita. 

«Con il memorandum vogliamo contribuire a costruire un sistema sanitario forte, che potrà soddisfare le necessità dei pazienti e migliorare il benessere degli egiziani e delle future generazioni - dice Kamel Ghribi -. Vogliamo anche dimostrare al mondo come, attraverso la sanità, possiamo abbattere le barriere che ci dividono, creare valore e costruire legami solidi tra le nazioni». «L’Italia possiede tra i migliori sistemi sanitari pubblici al mondo e l’erogazione di prestazioni gratuite sia da ospedali pubblici sia da ospedali privati convenzionati è una delle pietre angolari di esso. - sottolinea Paolo Rotelli -. Il nostro obiettivo è far riconoscere le nostre competenze sanitarie con i fatti, direttamente nelle strutture egiziane, aiutando così il Paese a consolidare il proprio sistema sanitario e a preparare il futuro della medicina insieme».

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