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12 January 2024
Policlinico San Donato gestirà un ospedale in Iraq, deal da 40 mln l’anno

Gli ospedali d’eccellenza italiani fanno scuola all’estero. La notizia arriva dal Gruppo San Donato, una delle ‘sette sorelle’ della sanità privata. Il Policlinico San Donato – Irccs fra i ‘gioielli’ del Gruppo -si è infatti aggiudicato la gestione pluriennale di un ospedale pubblico in Iraq. Un deal che, a quanto apprende Fortune Italia, vale circa 40 milioni all’anno.

Il contratto si inserisce nel quadro delle iniziative promosse da Kamel Ghribi, vice presidente del Gruppo San Donato e presidente di GKSD Investment Holding. Dal Policlinico San Donato andranno in Iraq a turno 21 persone di area medica e tecnico amministrativa per valutare, formare e affiancare le capacità del personale locale.

Nei giorni scorsi la famiglia Rotelli, che controlla il 100% del Gruppo San Donato (GSD), aveva affidato un mandato esplorativo alla banca d’affari Morgan Stanley per valutare la valorizzazione di una quota del 20% del gruppo.

La struttura

L’intesa è stata siglata dal ministro della Salute, Saleh Al-Hasnawi e da Ghribi (nella foto). Al centro dell’iniziativa, l’ospedale universitario ad alta specialità nella città di Najaf, dotato di 492 posti letto e di proprietà del ministero della Salute iracheno.

Come ha sottolineato il ministro, la firma rientra nel quadro dei rapporti di cooperazione tra Iraq e Italia, nell’ottica di un lavoro congiunto tra i due Paesi. La partnership con il Gruppo San Donato rafforza questa cooperazione e, per la prima volta, porta l’eccellenza sanitaria italiana al servizio del Paese e della popolazione irachena.

I rapporti con l’Iraq

L’intesa, sottolineano dal Gruppo San Donato, rientra nel nuovo indirizzo di politica sanitaria che punta allo strumento del partenariato pubblico-privato con operatori internazionali per innalzare la qualità, l’accessibilità e la sostenibilità finanziaria delle cure della popolazione irachena.

“Siamo onorati di questo incarico che abbiamo ricevuto dal governo iracheno. La nostra iniziativa in Iraq – ha detto Kamel Ghribi – ha carattere pionieristico e ci auguriamo che possa rappresentare solo l’inizio di una sempre più stretta collaborazione tra i nostri Paesi, poiché questo accordo apre le porte a nuove opportunità di sviluppo e cooperazione anche per altre aziende italiane“.

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